LE VIE

Le vie di arrampicata del Rifugio Vazzoler tessono storie antiche di sfide e conquiste tra le pareti imponenti del Civetta. Questo massiccio montuoso, con le sue formazioni rocciose, crea un palcoscenico naturale di grande suggestione, incorniciato dalle vette che dominano l’orizzonte. Le tracce degli alpinisti che si sono avventurati su questi sentieri verticali contribuiscono a rendere questo luogo unico, catturando l’essenza dell’avventura e della connessione con la maestosità della montagna. Di seguito una raccolta delle vie più famose dell’anfiteatro che circonda il rifugio Vazzoler. 

EX VIA TISSI – TORRE VENEZIA – FRANATA

La via classica della Torre Venezia purtroppo non è più praticabile a seguito di diversi crolli avvenuti tra il 2019 ed il 2020. 

VIA ANDRICH – TORRE VENEZIA

La via Andrich-Faè è una via di arrampicata di grande valore storico. Aperta da due grandi alpinisti, è una delle più ripetute della Torre Venezia, grazie alla sua bellezza e alla sua difficoltà sostenuta. 

Difficoltà massima: V+

VIA CASTIGLIONI – TORRE VENEZIA

Itinerario aperto da Ettore Castiglioni con Giorgio Kahn nel 1937. Il tratto caratteristico della via è il camino finale, tipico di un’arrampicata di altri tempi. Essendo spesso bagnato, si consiglia l’uscita sulla via Livanos.

Difficoltà massima: V-

VIA DA ROIT – PUNTA AGORDO

Bellissima via su roccia ottima e facilmente proteggibile aperta da A. Da Roit nel 1941. Non molto continua ma sicuramente un’ottima alternativa facile alla via Castiglioni in Torre Venezia. 

Difficoltà massima: V

VIA SOLDA’ – TORRE DI BABELE

Aperta da Gino e Italo Soldà nel 1937 su roccia ottima. Molto esposta e non sempre banale. Roccia ottima. Arrivati alle discese in doppia si può proseguire per la cima, sconsigliato visto che da qui la roccia diventa molto friabile e difficilmente proteggibile.

Difficoltà massima: VI-

VIA RATTI – TORRE VENEZIA

Via aperta nel 1936. Una delle vie più ripetute della Torre. Roccia quasi sempre ottima. Primo tiro in comune con la Via Andrich, poi si sposta verso destra. Un po’più dura, meno chiodata, più discontinua e soleggiata rispetto alla vicina Andrich. 

Difficoltà massima: V+

VIA CASSIN/RATTI – TORRE TRIESTE

Via aperta nel 1935 da Riccardo Cassin e Vittorio Ratti. La via presenta un altro classico alla Torre Triste, singoli più facili ma più costante rispetto all’adiacente via Carlesso. La roccia è un po’ friabile, soprattutto nella parte iniziale. Ma è stata ripulita dalle frequenti ripetizioni.

Difficoltà massima: VIII- (A1)

VIA CARLESSO/SANDRI – TORRE TRIESTE

Via aperta nel 1934 da Raffaele Carlesso e Bortoldo Sandri. La prima salita sulla maestosa parete SUD. Via classica estremamente di notevole importanza storica.  

Difficoltà massima: VIII- (A1)

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