ESCURSIONI

I trekking del Rifugio Vazzoler si dipanano attraverso il magnifico Gruppo del Civetta, offrendo un’esperienza di esplorazione immersiva. Dai sentieri più accessibili alle sfide più avvincenti, i nostri percorsi conducono tra panorami mozzafiato e paesaggi selvaggi. Un viaggio attraverso la natura incontaminata, i nostri trekking incarnano l’anima avventurosa di queste montagne, rivelando la bellezza nascosta che caratterizza il territorio circostante il Rifugio Vazzoler. 

AL RIFUGIO VAZZOLER

(CIRCA 1.30h)

Scopri come raggiungerci!

L’itinerario che collega il Rif. Capanna Trieste (1.135 m) al Rifugio Vazzoler (1.714 m) si svolge lungo il sentiero 555, il quale si snoda lungo una strada silvo-pastorale per una lunghezza di circa 4km e 600m di dislivello, percorribile esclusivamente a piedi. 

Il Rif. Capanna Trieste è raggiungibile in auto ed è presente un ampio parcheggio

GIRO DEL CIVETTA

Il suggestivo giro del Civetta, articolato in due giorni, promette un’esperienza indimenticabile tra le maestose Dolomiti. La partenza si effettua da Palafavera, punto di partenza situato ai piedi del Monte Civetta con un ampio parcheggio. Il percorso si dipana attraverso paesaggi mozzafiato, regalando un’esperienza avvolgente e indimenticabile. 

IL MONT'AUT DI PELSA

Il Mont’Aut di Pelsa (2.417 m) è una cima del gruppo del Civetta. L’escursione parte dal rifugio Vazzoler (1.714 m). Man mano che si sale, il panorama diventa sempre più mozzafiato. Si possono ammirare le Pale di San Martino, le Dolomiti Trentine e ampezzane. Giunti in cima al Mont’Alt di Pelsa, la vista è semplicemente indimenticabile. 

ALLE MALGHE DI PELSA

Il sentiero dal rifugio Vazzoler alle malghe di Pelsa è un’escursione di facile difficoltà che permette di ammirare le bellezze delle Dolomiti Agordine. Il percorso inizia dal rifugio Vazzoler e sale gradualmente lungo una comoda strada sterrata.  

Il percorso è di circa 2 km e il dislivello è di circa 150 metri. La salita è graduale e non presenta particolari difficoltà. 

Bivacco tomé

A seguito dello scioglimento del ghiacciaio, l’itinerario è diventato estremamente pericoloso e difficile da seguire. In particolare, un passaggio esposto a metà strada, non protetto, su ghiaia molto scivolosa, rende l’escursione sconsigliabile a meno di escursionisti molto esperti.
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