GIRO DEL CIVETTA

Il suggestivo giro del Civetta, articolato in due giorni, promette un’esperienza indimenticabile tra le maestose Dolomiti. La partenza si effettua da Palafavera, punto di partenza situato ai piedi del Monte Civetta con un ampio parcheggio. Il percorso si dipana attraverso paesaggi mozzafiato, regalando un’esperienza avvolgente e indimenticabile. 

Giorno 1

Palafavera a Rifugio Vazzoler

Dal Rifugio Palafavera (1.525 m), si segue il sentiero 564 fino alla casera di Pioda (1.816 m). Da qui, si prosegue sul sentiero 556 fino al Rifugio Coldai (2.132 m). Attraverso una breve salita, si raggiunge la Forcella Coldai (2.191 m). Da qui, si imbocca l’Alta Via delle Dolomiti, che conduce al suggestivo Lago Coldai (2.143 m). 

Lungo l’Alta Via, la parete imponente del Civetta si staglia nel cielo per oltre mille metri. Proseguendo sull’altopiano della Val Civetta, si inizia la discesa lungo il sentiero 560. Al bivio con il sentiero 563, si segue quest’ultimo per raggiungere il Rifugio A. Tissi (2.260 m) e la cima di Col Rean (2.281 m).  

Si prosegue seguendo l’Alta Via delle Dolomiti 1 (sentiero 560). Il sentiero porta alla Sella di Pelsa (1.954 m) e infine al Rifugio M. Vazzoler (1.714 m). Il rifugio sembra uscito da una fiaba, nascosto tra gli alberi del bosco. Quando arriva la cena, è un sollievo aspettato da tanto, e tutto intorno c’è la magia delle montagne che si colorano di rosa al tramonto.

Giorno 2

Rifugio Vazzoler a Palafavera

Dal Rifugio M. Vazzoler (1714 m), si inizia la discesa seguendo la forestale 555. All’arrivo di un bivio, continuiamo sul sentiero 558, da cui è possibile ammirare la suggestiva vista sulla Torre Trieste e la Busazza.  

Proseguendo lungo il sentiero, entriamo nella conca chiamata “Van delle Sasse”, situata tra il Civetta e la Cima delle Sasse, una valle tra le montagne, un luogo tanto mozzafiato quanto unico. Seguendo sempre lo stesso sentiero, ci dirigiamo verso la Forcella delle Sasse (2476 m), che rappresenta il punto culminante del nostro percorso. Dalla forcella, scendiamo lungo un ghiaione, dove bisogna prestare particolare attenzione, per poi deviare sul sentiero 557 dell’anello Zoldano (sentiero Tivan). Lungo questo tratto si trovano alcune corde metalliche che agevolano il passaggio, ma è importante sottolineare che non è necessario utilizzare un kit da ferrata per affrontare il percorso. Si raccomanda comunque la massima attenzione. Si raggiunge infine il Rifugio Coldai. Da qui, ripercorriamo in discesa la parte iniziale percorsa il giorno precedente fino a Palafavera. 

Giorno 2

Facile

In alternativa, al bivio con il sentiero 557 descritto nel giorno 2, si può optare per la discesa diretta verso il paese di Pecol. Da qui, si prende un comodo autobus per Palafavera, chiudendo il cerchio di questo indimenticabile viaggio attraverso le Dolomiti.
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